9

"Fingendo di essere una professionista!"





sabato 8 novembre 2014

... Festa di San Martino ...


Narra la leggenda che Martino, figlio di un tribuno romano, era un soldato con tanto di armatura, spada e un magnifico cavallo bianco. In una fredda giornata autunnale, mentre usciva dalla città sul suo cavallo, vide un povero vecchio mezzo nudo e infreddolito. Martino allora prese il suo mantello e con un colpo di spada lo divise in due, dandone metà al mendicante. Improvvisamente spuntò il sole che riscaldò l’aria e sciolse la neve, cosicchè Martino non avesse bisogno di coprirsi.
Ancora oggi, nel giorno di San Martino, ci piace raccontare ai bambini di come Dio premiò Martino per la sua generosità e il suo altruismo.
La leggenda dell’estate di San Martino è diffusa in tutta l’Europa settentrionale ed è giunta anche in America.


Martino fu definito il Patrono degli ubriaconi, quelli che affollavano le taverne della città, per festeggiare banchetti a base di verdure cotte. Carduna, vruocculi e uova soda, accompagnati da abbondante vino. 
I benestanti imbandivano la tavola con il tradizionale tacchino ruspante e brindavano col vino novello. 
Il San Martino dei poveri era la prima Domenica dopo l'11 Novembre, dove il pranzo si concludeva con "u viscottu i San Martino abbagnatu nn'o muscatu" ... (il biscotto di San Martino intriso nel moscato).
Il moscato veniva offerto in dono dal fornitore di vino.

Nel giorno di San Martino a Palermo, la tradizione vuole che si mangino i "sammartinelli", biscotti tricotti aromatizzati con semi di finocchio, inzuppati nel moscato di Pantelleria.  
Fonte Foto Internet



I pasticceri ispirandosi agli usi Barocchi, hanno impreziosito i tradizionali biscotti con zucchero fuso e decorazioni. Cioccolatini fondenti, confetti e addobbi di martorana. Farcendoli con marmellata. 

Fonte Foto Internet

Il Biscotto comune viene anche svuotato, inzuppato nel rhum e riempito di crema di ricotta.

Fonte Foto Internet



... Ricetta ...

 Sabato 08 Novembre 2014

1 commento: